Friday, July 29, 2005
Incentivi per chi scommette sul "solare"
Un decreto delle Attività produttive concede un bonus sul surplus prodotto e venduto alla rete elettrica
IL SOLE 24 ORE
Il “solare” apre le porte a famiglie, condomini e imprese.
Via, dunque, agli incentivi per chi scommette sul fotovoltaico. È in arrivo sulla Gazzetta Ufficiale un decreto del ministero delle Attività produttive, di concerto con l’Ambiente, per l’incentivazione dell’energia elettrica di origine solare prodotta con impianti fotovoltaici. Si tratta, in pratica, di incentivi in conto energia, che arriveranno con l’energia prodotta in surplus, venduta alla rete elettrica a tariffe incentivate, pari a tre volte la tariffa media delle forniture di energia elettrica. La tariffa è differenziata in base alla potenza dell’impianto, che dovrà, dunque, essere in esercizio e sottoposto a manutenzione.«Un decreto complesso – sottolinea Claudio Scajola, ministro delle Attività produttive – che arriva in ritardo, ma è molto significativo in un Paese che ha bisogno di energia». Una produzione di energia a bassissimo impatto ambientale, può aiutare a risolvere una questione, quella dell'energia, che secondo Altero Matteoli, ministro dell'Ambiente, «é il problema diquesto inizio secolo».In passato gli incentivi venivano dati in forma di finanziamento per gli impianti, come i 10mila tetti fotovoltaici che hanno visto coinvolte per lo più amministrazioni locali. Gli incentivi Per un impianto da 20 kilowatt di una famiglia o di un piccolo condominio il decreto prevede che i consumatori continuino a d avere la possibilità, per esempio di notte, di acquistare energia dalla rete, ma anche di vendere quella prodotta in eccesso. Tutto viene registrato su un contatore e a fine anno si effettua il conguaglio: l’energia acquistata dalla rete costa 15 centesimi al kilowatt, tasse comprese, su quella venduta alla rete c’è un incentivo di 45 centesimi al kilowatt, più il prezzo pagato dalla rete. Il problema è rappresentato dal costo base dell’impianto fotovoltaico, che per un kW, che copre circa 10mila metri quadrati, ha un costo di circa 7mila euro e produce in media 1.100 kWh l’anno.L’Autorità per l’energia elettrica e il gas è chiamata a determinare le modalità per la copertura degli incentivi tramite un prelievo sulle tariffe elettriche (circa 0,014 centesimi di euro per ogni kWh) e a individuare l’organismo erogatore dell’incentivo (Cassa conguaglio per il settore elettrico), con le relative modalità tecniche.Saranno previsti quattro bandi l’anno: per i piccoli basterà una semplice domanda con il progetto preliminare, per i grandi è prevista una gara per innescare un processo di competitività tecnologica. Il beneficio riguarda l’installazione di 100 MW di impianti fotovoltaici, di cui il 60% per impianti piccoli e medi, la restante parte per quelli grandi, che hanno una potenza massima installabile di 1 MW. Una volta concesso l’incentivo il soggetto è tenuto ad avviare i lavori di realizzazione dell’impianto fotovoltaico entro 6 mesi dalla comunicazione (12 per gli impianti oltre 50 kW) e concluderli entro 12 mesi (24 oltre 50 kW). Altri 6 mesi sono, poi, a disposizione per la messa a punto e il collaudo dell’impianto.
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